Nandrolone
La somministrazione concomitante di steroidi anabolizzanti e ACTH o corticosteroidi può aumentare la formazione di edema; pertanto l’associazione di questi principi attivi deve essere effettuata con cautela, specialmente nei pazienti con malattia cardiaca o epatica o in pazienti predisposti all’edema (vedere paragrafo 4.4). Pazienti che partecipano a competizioni disciplinate dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA) devono consultare il codice WADA prima di usare questo medicinale in quanto Deca-Durabolin può interferire con i test antidoping. L’uso improprio di steroidi anabolizzanti per migliorare la capacità nello sport comporta gravi rischi per la salute e deve essere scoraggiato. Essendo una sostanza dopante, l’assunzione di nandrolone è assolutamente vietato in competizioni agonistiche e facilmente rintracciabile attraverso le analisi delle urine poichè permane in circolazione fino anche a 18 mesi dall’assunzione. C’è da dire, inoltre, che la scienza non è riuscita a definire con precisione se il nandrolone possa essere una sostanza endogena, ossia prodotta autonomamente dall’organismo umano, poiché bassissime percentuali di nandrolone sono state rinvenute nelle urine delle donne in stato di gravidanza, sebbene si trattasse di quantità davvero ridottissime, circa 1 o 2 nanogrammi.
- In particolare cantanti e donne che svolgono professioni in cui viene usata la parola, devono essere informati sul rischio di approfondimento del timbro della voce.
- Fu il secondo estere nandrolone ad essere introdotto, dopo il nandrolone fenilpropionato (NPP) nel 1959, ed è uno degli esteri di nandrolone più usati.[8] È anche uno degli AAS più usati in tutto il mondo.
- In caso di comparsa di disordini clinico-biologici o di altro tipo, il trattamento con nandrolone deve essere interrotto.
- In generale ogni 3 settimane un’iniezione da 25 mg; nei casi gravi possono essere somministrati 50 mg ogni 3 settimane da praticarsi profondamente per via intramuscolare.
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Appendix A. General Data Obtained by Analyzing the Studies Included in This Literature Review
I pazienti che hanno avuto infarto del miocardio, insufficienza cardiaca, epatica o renale, ipertensione, epilessia o emicrania devono essere monitorati a causa del rischio di peggioramento o di recidiva. In generale ogni 3 settimane un’iniezione da 25 mg; nei casi gravi possono essere somministrati 50 mg ogni 3 settimane da praticarsi profondamente per via intramuscolare. Il sovradosaggio cronico per incrementare le capacità atletiche porta gravi rischi alla salute di chi ne fa abuso. Per la natura del Deca-Durabolin, gli effetti indesiderati non possono scomparire rapidamente con la sospensione del medicinale.
Deca Durabolin
L’uso del nandrolone è indirettamente constatabile nell’esame delle urine controllando la presenza del 19-norandrosterone, un suo metabolita. La presenza nelle urine massima è stata posta a 2 ng/mL limite che, se superato, rende un atleta sospettato di doping. Il nandrolone (secondo la nomenclatura tradizionale degli steroidi 19-nortestosterone), è un derivato del testosterone, dal quale differisce per la rimozione del metile in posizione C19. Nei diabetici può essere ridotto il fabbisogno di insulina o di altri medicinali ipoglicemizzanti.
Tra le motivazioni si legge che tale sostanza è stata inserita tra gli stupefacenti su richiesta della “Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive” e su parere positivo dei competenti organi consultivi del Ministero della salute. Per tale sostanza infatti sono stati accertati concreti pericoli di indurre grave dipendenza psichica. Una sovraespressione della CCND1 si osserva in varie forme di cancro[2], sebbene la CCND1 interagisca e sia a sua volta aumentata dalla Rb, proteina antitumorale (nello studio col nandrolone non si rileva un aumento della proteina Rb, né in altri studi che la proteina CCND1 induca la produzione di Rb, ma solamente il contrario che la Rb induce la CCND1). La biotrasformazione procede poi attraverso l’ossidazione enzimatica del gruppo 17-ß-idrossi a 17-cheto; l’eliminazione dei 17-cheto-steroidi avviene infine per via urinaria. Nel sangue, l’estere è rapidamente idrolizzato a nandrolone con una emivita uguale o inferiore ad un’ora.
Soprattutto nella fase iniziale di somministrazione, l’assunzione di DECA-DURABOLIN ® dovrebbe essere supervisionata da personale sanitario, date le possibili complicanze legate ad iniezioni intramuscolari mal fatte con materiale oleoso. Alla comparsa dei primi disordini clinico biologici o ai primi segni di iperstimolazione sessuale o nervosa, il medico dovrebbe interrompere il trattamento. L’utilizzo in età prepubere dovrebbe invece avvenire con particolare attenzione, visti i possibili effetti deleteri sulla crescita ossea e sullo sviluppo troppo rapido degli organi genitali maschili. L’utilizzo di DECA-DURABOLIN ® a fini anabolizzanti in donne, potrebbe associarsi a virilizzazione con conseguente irsutismo, aumento della libido, acne, e raucedine. Ottenuto mediante la manipolazione chimico-molecolare del testosterone, il nandrolone è una sostanza capace di incrementare gli effetti anabolici, ossia la crescita muscolare.